sabato 26 dicembre 2009

psychochristmas

copia e incolla da ilmessaggero.it

MAURO EVANGELISTI
Quante probabilità c’erano che un uomo e una donna, entrambi psicolabili e
senza alcun collegamento fra di loro, prendessero di mira, nel giro di
pochi giorni, due fra le persone più potenti del mondo, il presidente del
Consiglio italiano e il Santo Padre? Quante probabilità c’erano che, nel
giro di pochi giorni, l’Italia andasse fuori servizio a causa di
temperature anche sotto i meno dieci e dopo poco si sentisse già a
primavera con dei repentini più diciotto, facendo cantare vittoria un
giorno a chi super superficiale ha gongolato ”vedete?, nun ce sta il
riscaldamento globale”, quello dopo ai loro avversari che, accaldati,
replicavano ”ma scusate, ve sembra normale sto forno a Natale?”. Salutiamo
uno dei periodi natalizi fra i più stravaganti negli ultimi tempi, epilogo
di un anno bello originale, fra docce gelide del premier e trans-gressioni
di un presidente di regione. L’impressione è che le sorprese non siano
finite, se non fosse che ormai abbiamo davvero visto tutto e non ci scuote
più nulla. Parola ai botti di Capodanno.

giovedì 17 dicembre 2009

cosa resterà di questi anni zero

copia e incolla da ilmessaggero.it

MAURO EVANGELISTI
Sembra ieri. Ci facevamo largo nella calca di via del Corso e piazza del
Popolo, salutavamo il 2000. In un botto nuovo anno, nuovo decennio, nuovo
secolo e nuovo millennio. Sogni, amori e paure forse differenti. Sembra
ieri e fra due settimane sarà già finito un decennio che su una cosa non è
stato avaro: sorprese e cambiamenti. Abbiamo visto in questi dieci anni
accadimenti imprevedibili: tre aerei che si schiantano sulle Torri
Gemelle e sul Pentagono; un presidente nero per gli Stati Uniti; la moglie
di un presidente del Consiglio che annuncia il divorzio con una lettera a
un giornale; la Fiat che si compra la Chrysler; la Juventus in serie B (e
se vogliamo allargare lo sguardo al basket tre italiani nell’Nba); è
divenuto normale, anzi ormai persino fuori moda, portare i jeans ben sotto
le mutande che non scandalizzano nessuno quando spuntano fuori. Quali
eventi e quali innovazioni ci hanno più segnato in questi anni Zero?
Qualche idea nel frullatore, chi vuole aggiunga le sue.
TERRORISMO. Si deve ripartire a quella data divenuta una formula, ”dopo
l’11 settembre” ci siamo abituati a dire. Ricordate quel giorno del 2001?
Pensammo che dopo quell’attacco a New York il terrorismo avrebbe travolto
tutto. Ci sono state altre tragedie - Londra, Madrid -, due guerre - Iraq
e Afghanistan. Siamo ancora qui.
FACEBOOK, GOOGLE E DINTORNI. Ecco, sembra quasi impossibile pensare che
dieci anni fa, anzi tre-quattro anni fa, Facebook, un sistema di
comunicazione che è entrato tanto impetuosamente nelle nostre vite,
proprio non esisteva. Così come non c’era l’abitudine a restare tanto
tempo on line come facciamo oggi, con Internet che si muove nelle nostre
tasche e ci vengono i giramenti di testa se non c’è il segnale Umts o il
wi-fi. Pensate, nel ’99 i telefonini avevano una dozzina di tasti. Oggi
chiudiamo il decennio drogati di touch screen o del suo opposto, le
tastiere qwerty. Non ci crederete, ma dieci anni fa Google faceva i primi
passi, oggi è un ”attrezzo” di uso comune come l’autoradio o l’ombrello.
BERLUSCONI. Piaccia o non piaccia, anche se è esploso in politica negli
anni Novanta, ha lasciato il suo segno profondo in Italia nel decennio che
ci sta salutando. E’ stato praticamente sempre lui il presidente del
Consiglio (dal 2001 al 2006 e dal 2008 in poi). L’Italia che stiamo
vivendo è un suo prodotto, eppure si presenta come l’uomo del cambiamento.
LOW COST. Sarà a causa della crisi di fine decennio, sarà perché è
divenuto uno slogan vincente, ma questa formula è dilagata negli anni
Zero, dalle grandi catene di abbigliamento (i brand italiani hanno dovuto
fare spazio a marche spagnole e svedesi, e anche questo un tempo sarebbe
stato impensabile) ai voli. Ecco, solo dieci anni fa Ryanair e dintorni
erano un fenomeno di nicchia, l’aeroporto low cost di Roma, Ciampino,
aveva appena un sesto dei quasi 5.000.000 di passeggeri di oggi. Per i
ragazzetti cresciuti negli anni Zero andare a Londra con poche decine di
euro è diventato semplice quanto lo era per i loro padri trascorrere la
domenica a Ostia o a Cervia, a seconda del mare di riferimento.
CINA. Ha messo il marchio (autentico) sul decennio, ha cambiato le nostre
vite da lontano, ma anche da vicino, con i laboratori nelle nostre
periferie. Ha modificato gli equilibri delle nostre economie, ha fatto
comprendere al mondo la sua forza con le Olimpiadi. Ne sentiremo ancora
parlare.
VIAGRA. Mai come in questo decennio acrobazie a letto di ogni genere,
infedeltà in amore e precariato dei matrimoni hanno reso tutti più
realisti e disincantati. Il mondo è sempre andato così, per carità, ma
negli anni Zero è finita pure l’illusione. Niente è per sempre. Altro che
diamanti, Viagra.

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