sabato 19 novembre 2011

altra intensa recensione per chiedimi l'amicizia

copia e incolla da noiroma.it


IL NUOVO ROMANZO DI MAURO EVANGELISTI

di Leonarda Manna

Chiedimi l’amicizia è il titolo del secondo romanzo di Mauro Evangelisti, giornalista del Messaggero di Roma, attualmente alla redazione di cronaca. I protagonisti del suo libro sono Giovanni, Sandro, Lisa, Manuel e Barbara. Hanno fra i 20 e i 30 anni, comunicano preferibilmente attraverso la tecnologia, credono nell’amicizia e hanno paura di essere traditi. Sbattono il muso in tante situazioni convinti di avere il controllo su di esse.

Malgrado tutto, amano la vita e partono all’assalto con tutta l’energia che la gioventù porta con sé. Sullo sfondo un mondo fatto di gioie, dolori, fallimenti e cadute.

Mauro Evangelisti ha scritto una storia appassionante e contemporanea. I giovani sono i protagonisti, indiscussi, delle pagine di un libro che si legge in maniera scorrevole, tutto d’un fiato. Le loro vite, incasinate, apparentemente sconclusionate, sono fili che compongono la trama di una società dai rapporti difficili, da convenzioni saltate, da amicizie vecchie e nuove, da nuove tecnologie e nuove solitudini. Una trama dalla quale è facile scappare ma nella quale è anche possibile ritornare.

Le storie si intrecciano. A tratti sembra di poter identificare un personaggio con il vicino di casa, il compagno di scuola, il protagonista di un fatto di cronaca. Una sorta di realtà romanzata che può essere ovunque, non c’è un luogo specifico, perché attraverso le nuove tecnologie lo spazio e il tempo non hanno più lo stesso valore.

Gli “adulti” hanno un ruolo marginale nel romanzo. Fanno capolino nel racconto ma non intervengono nella struttura narrativa. Una caratteristica unisce però le due realtà: la ricerca della felicità. Entrambi aspirano a un momento di vera gioia. Anche se per i giovani questa sembra a portata di mano quando si cerca il mix giusto abusando di droghe e alcol o offrendo al miglior offerente il proprio corpo per ottenere facili guadagni.

“Chiedimi l’amicizia” non è un romanzo di denuncia, piuttosto un racconto affettuoso che spinge l’autore a far emergere, alla fine di ognuno dei trenta capitoli del libro, il lato buono di ogni protagonista, la sua innata capacità di trovare il bene anche nelle cose brutte. E allora tutto sembra tornare al suo posto in attesa della prossima storia.

Mauro Evangelisti, classe 1967, giornalista, vive a Roma e lavora presso il quotidiano Il Messaggero. Il suo primo romanzo “Johnny Nuovo - Il ragazzo che non conosceva il mondo” (Carta Canta, 2010) ha vinto il premio Carver.

CHIEDIMI L’AMICIZIA Mauro Evangelisti – Carta Canta editore

giovedì 3 novembre 2011

Interessante recensione. Molto bella

Copia e incolla da ephemerides.it
Il libro del giornalista Mauro Evangelisti
Chiedimi l'amicizia

Chiedimi l'amicizia, una fotografia, attenta puntuale scattata su una generazione: quella dei nuovi giovani,dei ventenni che dai rotocalchi dei giornali si trasformano in personaggi di un libro.La penna di Mauro Evangelisti, scrittore e giornalista del quotidiano ' Il Messaggero' scava nel loro animo e racconta di paure, di sentimenti di emozioni. Ogni personaggio potrebbe essere stato una notizia riportata da un quotidiano:il figlio di un illustre sociologo che la notte all'insaputa dei genitori si diverte a bruciare le baracche dei rom, la ventenne di provincia messa in cinta dal giovane prete peruviano della sua stessa parrocchia,la ragazza con il dono naturale della bellezza che vende il proprio corpo, negli alberghi e nelle hot chat, agli uomini per mantenere sia se stessa che sua madre.
Questi i personaggi del libro che ,attraverso vari intrecci, tessono tutti insieme la stessa storia, danno vita ad un romanzo corale dove ogni voce si aggiunge a quella precedente fino a divenire un grande unico grido.
Hanno fra i 22 ed i 30 anni, abusano di droghe, comunicano esclusivamente tramite i social network, a tratti sembrano giovani-vecchi con tutto il peso delle difficoltà della vita addosso, a tratti bambini inconsapevoli disposti a rischiare la vita, abusando di droghe ed alcol, alla ricerca della serata perfetta ' quella con la miscela giusta'.
Un libro romanzo ma quasi una denuncia, quasi un' inchiesta perché punta il dito contro l'universo dei grandi, che vanno di corsa che non seguono i propri figli o peggio gli scaricano addosso le proprie frustrazioni, i ruoli sono sfumati non si capisce chi è il genitore chi è l'adulto. I protagonisti, ventenni, comunicano fra di loro solo attraverso la mediazione della tecnologia, nella vita reale resta il ruolo la maschera non ci si concede a confronti, i veri scambi avvengono solo nelle chat, fra tutte facebook il protagonista indiscusso.
Cresciuti con il televisore ed il computer si ha meno paura di essere se stessi nell'intimità della propria camera si batte sulla tastiera e le lettere una dietro l'altra aiutano a descrivere ciò che uno ha dentro.
Giovani che più che agire sono agiti, non hanno il controllo sugli eventi, non hanno consapevolezza delle proprie azioni, e come dei replicanti alla blade runner non sanno essere felici, tuttavia fanno il loro percorso, aiutati dall'istinto ed anche dalla fortuna, trovano il modo di cavarsela e crescere. Questo è il vero colpo di scena: giovani, violenti, drogati, ragazzine che senza consapevolezza della propria sessualità si fanno fotografare nude o si sposano senza amare realmente, sono fondamentalmente soli, ma anche senza l'aiuto di nessuno, senza modelli credibili ai quali ispirarsi danno una grande lezione al mondo adulto, perché ce la fanno, nonostante tutto.
Chiedimi l'amicizia perchè l'amicizia oggi è data da una notifica sullo schermo di un computer e non più da una stretta di mano.
Evangelisti non li lascia soli questi nuovi eroi che resistono alla società dell'indifferenza dove nulla attira più l'attenzione, l'autore li racconta , li capisce e li assolve, dando loro la via d'uscita: affida, infatti, ad ogni personaggio la capacità di tramutare il male le cose brutte in bene. Chiedimi l'amicizia è un romanzo finalmente dalla parte dei giovani, del popolo di facebook, di quelli che usano le pasticche e le perversioni per sconfiggere la noia per esorcizzare la paure. Ogni personaggio grida al mondo il proprio diritto ad esserci affinché il mondo intero se accorga finalmente. Un romanzo che senza retorica spinge tutti a riflettere.


L'autore: Mauro Evangelisti classe 1967, giornalista vive a Roma, e lavora presso il quotidiano il messaggero, ha gia pubblicato i libri Carrettera Central ( con il collega Fabio fattore nel 1996) La marcia su Cuba ( nel 1999) ed il figlio di fidel fra rivoluciòn e Disneyword ( nel 2000) per l'editore Stampa Alternativa. Il suo primo romanzo Jonny Nuovo, il ragazzo che non conosceva il mondo ( CartaCanta , 2010) ha vinto il premio Carnaver, il suo indirizzo email è: mauroevangelisti@live.it il blog: wwwmauroe.blogspot.com


Cristina Volpe Rinonapoli

mercoledì 2 novembre 2011

l'approfondimento di indiana jones

copia e incolla da ilmessaggero.it

di Mauro Evangelisti
Dal sito della Rai: «In occasione del trentennale del film I predatori dell’Arca perduta, Rai 2 propone, nella prima serata del giovedì il ciclo completo della saga ideata da George Lucas e diretta da Steven Spielberg». Elettrizzante no? Un bel film del 1989, visto e rivisto, domani sera su Raidue. Wow. Non c’è dubbio, raddoppierà gli ascolti che faceva Santoro nel rituale del giovedì sera. Se serviva il segnale di un certo disorientamento, eccolo. Nella serata in cui Santoro prepara l’evento, il ritorno su decine di tv, su Sky, su Youtube, su Facebook, sui videocitofoni, alla Rai non hanno uno scatto di orgoglio. Non preparano una risposta forte. No, si affidano alla vecchia pizza di un film di 22 anni fa. Non dimostrano che il programma di informazione di giovedì di Santoro è stato chiuso per farne uno migliore, più equilibrato, che raccolga più pubblicità e quindi aiuti a fare utili. Non provano a smentire la tesi che Santoro è stato annullato perché richiesto (come si ascolta in mille intercettazioni) dal grande capo del Governo che è casualmente il grande capo del principale concorrente. No: a Raidue, si affidano - wow - all’«Ultima crociata» di Harrison Ford. Certo, giovedì della settimana scorsa «Indiana Jones e il tempio maledetto» fece 2.170.000 milioni di spettatori. Share sotto l’8 per cento. Un terzo di quanti seguivano normalmente Santoro. Ma magari è stato solo un caso sfortunato. Aò, magari hanno ragione a Raidue, con quello che sta succedendo all’economia italiana non serve un programma di approfondimento. No, magari sta scoppiando l’Indianajonesmania e non ce ne eravamo accorti.

d,4,1, c,4,7,7,0

copia e incolla da ilmessaggero.it

di Mauro Evangelisti
Allora ditelo, ce l’avete con Alemanno il moralizzatore. Partiamo da un serie oscura (apparentemente) di lettere e cifre: d,4,1 e c,4,7,7,0. Roma è piena di manifesti pubblicitari, molto grandi, che riportano questa strana formula che in realtà non è nuovissima. I più svegli avranno capito che con l’aggiunta di un punto esclamativo va a formare un richiamo, un incitamento non proprio elegante. Potremmo tradurlo, per non allarmare nessuno, in «dai perbacco!». Si tratta della campagna promozionale del film de I Soliti idioti, tratto da una serie tv cult (i protagonisti sono Francesco Mandelli e Fabrizio Biggio) che si ama o si odia, si ride moltissimo o li si manda a quel paese. Ma alcuni loro sketch sono geniali e una delle frasi ricorrenti, in un rapporto padre-figlio non proprio ortodosso, prevede l’uso ricorrente di quell’incoraggiamento volgare. Il manifesto sarà di certo anche in altre città, ma per il sindaco di Roma è una provocazione in più, visto che proprio lui aveva lanciato la campagna contro i cartelli pubblicitari che giudica volgari. Come quello di una ditta di abbigliamento che richiamava le escort. E si sa quanto nel Pdl siano sensibili al tema delle escort. Chissà se farà rimuovere anche questi (d,4,1 c,4,7,7,0!).

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