sabato 24 novembre 2012

pantaloni rosa



copia e incolla da il messaggero (senza rete)

pantaloni rosa
Io sono il ragazzo dai pantaloni rosa. Molti utenti di Facebook hanno riempito le bacheche con questo slogan, per ricordare il quindicenne che a Roma si è impiccato con una sciarpa, forse perché veniva deriso da pochi scemi che lo additavano come troppo differente rispetto alle loro piccole teste o forse perché Andrea era più fantasioso degli altri. Quando un ragazzo si toglie la vita c’è una matassa di ragioni. Ma il dolore per la morte di Andrea è stato sintetizzato in quello slogan che cita una pagina di Fb, che forse era solo un gioco. La pagina s’intitolava, appunto, il ragazzo dai pantaloni rosa ed è importante che molti amici, ma anche tante persone indignate, abbiano voluto ricordare Andrea e condannare l’intolleranza, esprimere vicinanza a tutti i ragazzi dai pantaloni rosa. Perché i pantaloni rosa non sono solo le preferenze sessuali, sono un qualsiasi pretesto per l'odio. Sono il colore della pelle, il paese in cui siamo nati, come ci vestiamo, tutto ciò che non piace ai meschini. Ognuno di noi ha il suo paio di pantaloni rosa, ognuno di noi, forse, almeno una volta ha additato i pantaloni rosa di un altro. Giusto insegnare la tolleranza. Però bisognerebbe anche trovare il modo di spiegare ai giovani che ciò che succede a 15 anni è destinato a passare, sembra una montagna e diventerà un granello, la prima delusione amorosa o il male di chi ti perseguita saranno solo un brutto ricordo. Ci sarà altro e tanto altro ancora, di bello e di brutto. Bisognerebbe aiutarli a lasciare le sciarpe nei cassetti e a indossare con fierezza i loro pantaloni rosa.

venerdì 16 novembre 2012

election day

Era il 13 novembre, quando la presidente uscente della Regione Lazio, a un mese e mezzo dalle dimissioni, annunciava la data del voto. E aggiungeva, per fare marameo alla sentenza del Tribunale amministrativo regionale: «Non è la sentenza del Tar, la data del voto è stata concordata con il Governo». Poi, però, il giorno dopo non ha firmato il decreto di indizione delle elezioni, ha smesso di twittare e ha invece fatto scrivere un ricorso al Consiglio di Stato che ieri ha sospeso tutto. Sarà pur vero che «non è la sentenza del Tar», intanto però ora, anche alla luce delle pressioni nazionali del Pdl (che un anno fa non volle accorpare le amministrative con i referendum, eppure anche allora sarebbe stato bello risparmiare), è molto probabile che i cittadini del Lazio voteranno quando ormai sarà già caldo. Aspetta primavera Polverini. A sorridere più di tutti sono i consiglieri regionali in carica. Immaginatevi che al vostro posto di lavoro vi dica: «Per cinque o sei mesi stai a casa, riposati, non presentarti perché qui non c’è nulla da fare, però tranquillo, continuo a pagarti come sempre, rimborsi spese compresi». Impossibile, no? Al consiglio regionale funziona così: i 70 consiglieri dal 26 settembre, giorno delle dimissioni della presidente Polverini, non fanno nulla, non ci si riunisce il consiglio, non ci sono commissioni. Eppure, non solo continuano a incassare lo stipendio, novemila euro lorde, mica una cosa da ridere. Ma non basta: visto che la benzina costa ed essere presenti in consiglio è comunque una seccatura, continuano a incassare in media 3.700 euro non tassabili di rimborsi spese. Direte: ma scusa, se il consiglio regionale non si riunisce mai, perché devono prendere gettoni di presenza e rimborsi chilometrici per gli spostamenti? Perché funziona così e basta. Se si voterà a marzo, per sei mesi incasseranno sorridenti circa 10 mila euro senza fare nulla. Il più fortunato di tutti, poi, è Sabatino Leonetti. Come chi è Sabatino Leonetti? Era il primo dei non eletti di Italia dei Valori e quando Vincenzo Maruccio si è dimesso è automaticamente subentrato in consiglio a metà ottobre. Ha lasciato Idv, si è iscritto al gruppo misto, da allora e fino a quando un giorno forse riusciremo a votare incassa 10 mila euro al mese come gli altri. Sia chiaro, lui non ha colpa. Ma sotto sotto anche Sabatino Leonetti penserà: aspetta primavera Polverini.

giovedì 15 novembre 2012



mercoledì 14 novembre 2012

Racconti da a

Forever, il nuovo ebook
http://www.amazon.it/Forever-ebook/dp/B00A71KOBC




Forever [Formato Kindle]

mauro evangelisti  

Prezzo edizione digitale:EUR 0,99 Cos'è? 
Prezzo Kindle:EUR 0,99 include IVA (dove applicabile) e il download wireless gratuito con Amazon Whispernet


Descrizione prodotto

Sinossi

Dall'autore di Johnny Nuovo (premio Carver 2010) e Chiedimi l'amicizia (entrambi con Carta Canta Editore) una raccolta di 23 racconti feroci e dolci, cinici e speranzosi. Un linguaggio scarno e rapido, quasi tanti cortometraggi, tanti videoclip su un mondo che fugge. C'è l'innamorato che prosegue sul web il dialogo con la sua donna morta; ragazzi che cercano l'equilibrio in una realtà sempre più squilibrata; il sindaco con il lato oscuro; la vendetta del concorrente espulso dal talent; la mobilitazione per chiedere giustizia per una persona che non è mai esistita. 23 racconti rapidi e sorprendenti, specialmente nel finale.

Dettagli prodotto





    su amazon. ebook. 0.99 centesimi.



    lunedì 5 marzo 2012

    domenica 26 febbraio 2012

    intervista a rete oro, ztl

    ero un po' assonnato :) ma l'intervista è bella


    http://www.youtube.com/watch?v=ej432tMBho8&context=C3eb5982ADOEgsToPDskJO0iQGqr9VqGc2m1ja0GDE

    mercoledì 8 febbraio 2012

    interessante recesione di chiedimi l'amicizia su mangialibri.com

    copia e incolla da mangialibri.com

    di Lorenzo Strisciullo
    Chiedimi l’amicizia
    Sandro e Giovanni avevano dodici anni quando giocavano insieme spensierati su un malandato campetto di basket. Poi, con il tempo, si sono persi di vista. Ora Sandro ha ventidue anni e la sua vita è fatta principalmente di serate passate a sballarsi con gli inseparabili Barbara e Il Conte. Ieri era il suo compleanno, e un compleanno deve per forza essere una serata speciale, condita da musica alta e pasticche. Anche Giovanni ha ventidue anni e la sua vita scorre monotona tra lo studio universitario, gli articoli scritti per un giornale locale e del sesso sporadico. Sandro pensa al suo amico d’infanzia, Giovanni: chissà se riuscirà a trovarlo su Facebook… Manuel, invece, ha ventitre anni e sta per partire per Ibiza con la sua ragazza Lisa. Solo che Lisa lo ha appena mollato per un altro. Manuel parte lo stesso, e ad Ibiza, durante una serata a base di alcol, conosce Paco, un ragazzo omosessuale che vive alla giornata, con il quale successivamente nasce un’amicizia attraverso la chat di Facebook. Intanto Il Conte ha scoperto una verità sconvolgente sulla morte di un suo caro amico, e Barbara ha scoperto di essere incinta…
    Storie che indissolubilmente s’intrecciano; rimbalzano tra loro come bolle impazzite, si allontanano per poi avvicinarsi, anche grazie all’invenzione del collante per eccellenza del ventunesimo secolo: Facebook. Dopo il claustrofobico, visionario e commovente Johnny Nuovo, il giornalista e scrittore Mauro Evangelisti torna con un romanzo che in poche pagine traccia il ritratto della società attuale, fondata sempre più sui rapporti che nascono, si sviluppano e muoiono sui social network, zona franca in cui chiunque è qualcuno e tutti sono nessuno. Se nella prima prova il plot si muoveva su piani temporali sovrapposti, qui il teatro diventa la distanza geografica, lo spazio, che viene appiattito e diminuito dalla piattaforma globale che è il web. A venir raccontata è la solitudine, la noia di una generazione che spesso si ritrova ad affrontare un enorme vuoto di ideali e valori. Ma anche la voglia di ricominciare, la voglia di lottare con la vita che accomuna gran parte dei personaggi che vivono in queste pagine e vengono tratteggiati attraverso i loro dialoghi e i loro pensieri. Il risultato è un romanzo corale in cui emerge, al netto delle differenze di età, estrazione sociale ed orientamenti sessuali, il bisogno di capire ed essere capiti, la voglia di comunicare e di trovare il bandolo della propria esistenza, cercando di scampare alla depressione sempre in agguato. Il tutto raccontato attraverso una prosa asciutta e semplice che fa di Chiedimi l’amicizia un romanzo, costruito su micro-racconti che seguono una strada comune, a cui dedicare sicuramente la propria attenzione.

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