sabato 7 dicembre 2013

cinquantenni, smartphone, faccette, follia


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di Mauro Evangelisti


Ci sono i due quarantacinquenni, che svolgono un lavoro serissimo, che fanno smorfie davanti alla fotocamera del cellulare, la caricano su Facebook e si crogiolano per i commenti. C’è l’intellettuale sessantenne, che tra impegnatissimi post sulla situazione politica e la crisi economica, trova il tempo per realizzare con l’applicazione Bitstrips il suo ritratto come fosse un cartoon e poi lo dispensa sui social network.


continua a leggere qui http://www.ilmessaggero.it/roma/senzarete/smartphone_emoticon_faccette_senza_rete/notizie/391234.shtml

sabato 16 novembre 2013

foodstagram, prima scatto poi condivido alla fine mangio

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di Mauro Evangelisti

Si chiama foodstagram e anche a Roma la malattia si sta diffondendo, fateci caso quando vedrete la luce del flash della fotocamera di uno smartphone illuminare il ristorante.

Che cos’è? Facciamo finta che sia il 1993 e magicamente siamo tornati indietro di vent’anni. Qualcuno che sa leggere il futuro vi racconta mentre assaporate gli spaghetti cucinati dalla mamma: ma lo sai che tra vent’anni avrai un telefonino e potrai scattare delle foto? Vabbè, fino a lì ci credete, perché i cellulari sono già diffusi nel 1993.

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sabato 9 novembre 2013

la truffa on line del viaggiatore derubato

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di Mauro Evangelisti

Che tu magari a Londra neppure ci sei mai stato. E comunque ci fai la figura dello sfigato e dell’approfittatore. La truffa del viaggiatore a cui hanno rubato il portafoglio all’estero va avanti ormai da più di un anno, ma in questi giorni, sulle mail dei romani è tornata in auge. Per quei due o tre che ancora non sono stati coinvolti ecco come funziona: qualcuno entra nella mail del vostro amico X e vi invia una mail, perfetta, proprio con l’indirizzo con la firma di X, in cui più o meno vi spiega: «Sono in vacanza a Londra (ma va bene anche un’altra città) mi hanno rubato i documenti, il portafogli e le carte di credito. L’ambasciata mi sta aiutando con il passaporto, ma sono senza soldi. Puoi spedirmeli? Te li restituirò appena tornato in Italia».
continua a leggere qui: http://www.ilmessaggero.it/roma/senzarete/internet_truffa_viagg_vacanze/notizie/352681.shtml

lunedì 28 ottobre 2013

il cellulare incastrato nel casco: il viva voce della frenesia romana

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di Mauro Evangelisti


Mi può attendere un attimo? Metto il cellulare sotto il casco così continuiamo a parlare mentre guido lo scooter spiega un tizio alla signorina del call center della compagnia telefonica, prima di mettere in moto: benvenuti nella giungla, ogni secondo è prezioso. Semaforo, Muro Torto, uno scooterone scalpita e chi lo guida, probabilmente un giovane avvocato, completo scuro e scarpe lucide, mentre aspetta il verde gesticola e dice ad alta voce: «Guardi, intanto mi invii tutto via fax». Impazzito? No, se osservi bene, sotto il casco spunta un monolite nero.

Lungotevere: singhiozza tra i pertugi delle code una moto di grossa cilindrata; il pilota, tuta nera, casco da film di fantascienza in prima visione al lunedì su Sky Cinema 1 sembra in missione per la Cia. Mentre prende le misure per passare tra una Matiz e un Berlingo esclama: «No, amò, domenica c'è la Roma». Anche lui, come sbagliarsi, tiene i contatti con amò, che sarebbe la fidanzata.

Se servisse un'altra immagine simbolo della inquieta frenesia quotidiana di chi vive e si sposta a Roma, ecco, quella del telefonino incastrato nel casco per parlare mentre si va in moto non va sottovalutata. Certo, lo fanno anche in altre città, certo, si fa pure in macchina (con l'auricolare, si spera), certo gli schermoni sempre più oni degli smartphone-phablet hanno complicato l'operazione: però il telefonino incastrato tra casco e guancia è così frequente solo a Roma. Altro che vacanze romane e acquerelli di spensierati viaggi in Vespa.

navigatore sullo smartphone. ci fumiamo le cartine

da ilmessaggero.it

di Mauro Evangelisti

La mappa di carta, quella che il vento ci scompiglia quando visitiamo una nuova città costringendoci a trascorrere tre quarti della vacanza nel tentativo di ripiegarla, rischia di finire tra gli oggetti superati dalla tecnologia, come le musicassette e videoregistratori. Smartphone o, per più resistenti, tablet alla mano, sale il numero dei turisti che si sposta guidato da mappe sul display. Anche il problema della connessione costosa all'estero gradualmente è superato perché basta aprire la mappa dell'area con il wi-fi dell'hotel per ritrovarsela prêt-à-porter sulle strade di San Francisco, Hong Kong, Londra. La mappa sul telefonino ha qualche controindicazione - la batteria si scarica, il sole non aiuta, se sei in quartiere malfamato di San Pedro Sula magari non è una idea brillante girare con la tavoletta da 700 euro in mano. Ma anche un vantaggio che supera uno degli storici misteri irrisolti: ok, ho bellissima cartina, ma dove diavolo sono? Al contrario la freccetta blu su googlemap, grazie al gps, ci indica la posizione in tempo reale, ed è anche un filo inquietante vedere che si sposta insieme a noi. Anche a Roma si vedono i primi turisti muoversi seguendo le tavolette. Ed è un sollievo per chi lavora o vive in centro e ogni giorno risponde a decine di richieste in svariate lingue: «Scusi, per Fontana di Trevi?». Qualche negoziante stremato ha anche messo un cartello: «Le informazioni sono solo per i clienti». Come dire: al massimo la Fontana di Trevi te la vendo.

sabato 5 ottobre 2013

l'uomo dell'olio di verdone che sa solo criticare

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di Mauro Evangelisti

«Bravo, mo’ allargalo pure così invece che uno ce ne cascano dieci». Ecco, quanti uomini dell’olio incontriamo nelle nostre convulse giornate? Protetti da una finestra ti guardano dall’alto e sono molto bravi ad affondare e criticare. Istruzioni per l’uso: l’uomo dell’olio è una delle tante perle del film Un sacco bello. Il giovane Leo, interpretato da Verdone, viene quasi investito da un’auto mentre attraversa sulle strisce, gli cade la bottiglia dell’olio, «meno male che non c’è due senza tre», tenta di pulire con le scarpe e dall’alto, in canottiera, il tizio invece di scendere ad aiutare brontola e giudica. Nelle nostre giornate forsennate, in cui si apre sempre un foro differente con una perdita d’acqua e tu tenti di chiuderlo con un dito, intanto però se ne apre un altro, e tu hai finito le dita, in queste ore convulse in cui corri con il motorino, ti intrufoli nel traffico, cerchi un parcheggio, ti barcameni nei guai - a scelta: un documento scaduto, una bolletta da pagare, i figli da prendere a scuola, la mamma che sta poco bene, le analisi, fai tardi al lavoro, corri, scivoli, cadi, ti rialzi, sbagli, correggi - ecco mentre t’arrabatti nella ordinaria missione di sopravvivenza, spunta l’uomo dell’olio. Flemmatico ti guarda dall’alto, punta il dito, scuote la testa, ti dice «aò, embè». E allora ti viene da rispondere come Leo nella scena finale di Un sacco bello: «Fai presto te a dì aò embè là, alla finestra, calmo. Te ce vorrei vedere io a combatte con la vita, co’ e strisce, con l’olio, coi pompelmi, con mi madre. Aò, dice».

twitter: @mauroev

venerdì 27 settembre 2013

rifiuti, romagna salva roma

di Mauro Evangelisti
La Romagna e il Piemonte salveranno Roma dall’emergenza rifiuti. Qui andranno 30 camion al giorno. Anche se Ama e Campidoglio hanno proseguito nella linea della poca trasparenza e non hanno comunicato dove sarà trasportata la spazzatura della Capitale, lo scenario si è chiarito. Partiamo dalla frazione umida: il consorzio vincitore è formato da sei società dell’Emilia-Romagna tra cui il colosso Hera e i rifiuti saranno smaltiti nella discarica gestita da Sogliano Ambiente, al 70 per cento di proprietà del Comune di Sogliano sul Rubicone.

Si tratta di una cittadina in provincia di Forlì-Cesena. 

Continua a leggere qui sul messaggero.it 
http://www.ilmessaggero.it/roma/cronaca/discarica_roma_rifiuti_romagna_e_piemonte_salveranno_roma_malagrotta/notizie/331433.shtml

sabato 21 settembre 2013

un milione di foto per caso fermano i migliori anni della nostra vita

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di Mauro Evangelisti
Tu non lo sai, ma un carpentiere del Nebraska in questo momento sta guardando la tua foto. Tu neppure lo immagini ma qualche minuto fa una ragazza finlandese ha visto un video in cui sullo sfondo spiccava il tuo capoccione. Sì, perché magari il tipo del Nebraska, quella volta che è venuto in vacanza a Roma, ha scattato una foto della moglie davanti a Fontana di Trevi e sullo sfondo stavi passando, trafelato, proprio tu. Sì, perché la tipa di Helsinki con l’iPhone ha voluto filmare un ricordo di piazza Navona proprio mentre tu stavi camminando da quelle parti. Nella società digitale, dei milioni di immagini fermati al secondo, con un telefonino o con una videocamera da 200 euro, ogni giorno siamo ripresi, fermati, memorizzati, anche senza saperlo, chissà quante volte. Settant’anni fa poteva succedere che al massimo a una persona fossero scattate cinque o sei foto in tutta la sua vita. Già negli anni Novanta quel numero si era moltiplicato per dieci, forse per cento. Poi sono arrivate le immagini digitali, la banalità e la facilità di una ripresa, e quella cifra si è moltiplicata per N volte. Ecco, prima o poi inventeranno un software o un’applicazione che metterà insieme tutte le foto o i video in cui siamo comparsi, anche a nostra insaputa, dallo scatto del telefonino di un turista alla camera di sorveglianza di una banca. Miliardi di attimi, che saranno ricomposti come un puzzle, con un lungo video che ricostruirà la storia della nostra vita. Pensate alla colonna sonora.
mauro.evangelisti@ilmessaggero.it
twitter: @mauroev

sabato 14 settembre 2013

voli low cost, bagagli a mano, la maledizione delle gabbie, del peso e delle misure

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di Mauro Evangelisti


L’incubo di chi parte dall’aeroporto di Ciampino è una gabbia. Attende il viaggiatore, minacciosa, all’imbarco. Devi inserirvi il bagaglio a mano. Spingere, spingere e spingere. E sperare che entri. Altrimenti, sei fregato: 60 euro da pagare per mettere in stiva il bagaglio grassone. Ecco ragazzotti sudati spostare all’ultimo secondo magliette nello zaino dell’amico; altri sfidare il caldo e indossare le felpe; raffinate signore scoprono con orrore che quando si dice un bagaglio significa davvero un bagaglio, non due, e così sono costrette a schiacciare nel trolley la borsetta Chanel.

prosegui a leggere qui http://www.ilmessaggero.it/roma/senzarete/lowcost_voli_ciampino_bagaglio_senza_rete/notizie/325894.shtml

sabato 17 agosto 2013

wi-fi, 3g, rete: tutto scomparso. il terrore dell'isolamento

di Mauro Evangelisti

 All'inizio è come oltrepassare un cartello con scritto: «Attenzione, non troverete più una rete wi-fi». E come l'eroe di un film il primo piano mostra un'esitazione nei tuoi occhi (fulmine sullo sfondo). Avanzi, lungo la strada tra i boschi, e vedi sparire la rete 3 G, provi ad aprire Facebook sullo smartphone ma non succede nulla. E quel nulla ti spaventa (tuono in sottofondo). Arrivi alla meta, su una collina un albergo che piacerebbe a Stephen King ma nessuno vi ha mai portato i ripetitori dei cellulari. E capisci che non c'è proprio segnale, che trascorrerai 12 ore isolato dal resto del mondo (il telefono fisso dell’albergo neppure lo prendi in considerazione).

prosegue qui. http://www.ilmessaggero.it/roma/senzarete/senza_rete_wi_fi_osvaldo/notizie/315988.shtml

domenica 28 luglio 2013

quando i bambini fanno bu

C’è un bambino di colore che abita a Roma, va a scuola alla Storta o all’Esquilino, alla Bufalotta o a Casal Palocco, a Tor Bella Monaca o a Cinecittà. È figlio di un diplomatico o di un muratore originario del Ghana, di un giocatore di basket o di una signora eritrea che fa la badante, di un manager francese o è stato adottato da una coppia romana. Questo bambino di colore un giorno si accorge che i compagni di classe non sono più simpatici come un tempo. Cominciano a prenderlo in giro, a dire cattiverie, a metterlo in mezzo. A fare scherzi e battute. All’inizio non comprende cosa sia cambiato, poi capisce. I suoi compagni di classe guardano le partite di calcio in tv e sentono che certi tifosi, ogni tanto, quando c’è un giocatore di colore fanno «buu». E siccome è facile imparare la cattiveria (se si è bambini anche senza volerlo) ecco che ogni giorno diventano più crudeli. Poi quei ragazzini in televisione sentono un politico importante, è il vicepresidente del Senato spiegano al telegiornale: dice che un ministro di colore assomiglia a un orango. Sì, di colore come il loro compagno di scuola. E allora quei bambini pensano sia normale e sono ancora più assillanti con il loro compagno di classe dalla pelle scura. O forse no, forse la storia ha un finale differente. Forse quei bambini sentono quel politico e capiscono che non vogliono diventare come lui da grandi, proprio no. E la smettono. Chissà: pure quei tifosi, timorosi dell’ombra del paragone con quel politico, hanno un ripensamento.

sabato 20 luglio 2013

whatsapp, tradimenti e gelosia

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di Mauro Evangelisti

Prism siamo noi. Altro che la Nsa e il governo americano che spiano tutte le nostre mosse su internet. No, Prism siamo noi che impazziamo nel seguire le briciole virtuali lasciate da WhatsApp, il sistema di messaggistica che va per la maggiore, per controllare fidanzati/e, amanti, spasimanti. Ormai è una logorante partita a scacchi nell’interpretare i segni. Da WhatsApp risulta che «lei» ha fatto l’ultimo accesso dieci minuti fa? E ti chiedi: come mai non mi ha risposto? Ancora: «lei» è in vacanza a Ibiza e tu la controlli da Roma, l’ultimo accesso è alle 21 di ieri sera e tu ti logori: «Come mai non è entrata nella copertura wi-fi dell’hotel stanotte?» 

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sabato 25 maggio 2013

aiuto ho un touch screen traditore

di Mauro Evangelisti

Sms: «Coao omestai?». Rispondi: ci sono dei problemi? Altro sms: «C''e scro Scroitrp camera». Nuovo messaggio per sapere che sta succedendo, altra risposta in serbo croato: «È incpmtrollabile». Capisci: la collega quarantenne è entrata, in ritardo, nel fantasmagorico mondo dei touch screen, dei cellulari senza tastiera. E benché sappia usare un computer, con lo smartphone barcolla. Inseguita da decine di notifiche che le fischiano un tag su Facebook, una citazione su Twitter, una app da aggiornare, è indissolubilmente legata alla necessità di venerare tasti veri, non le sfuggenti illusioni del touch screen.

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mercoledì 22 maggio 2013

Perseguitati dai candidati alle elezioni di Roma

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di Mauro Evangelisti
Ti sveglia all’alba (tutti abbiamo un concetto molto personale di che cosa sia l’alba) il cellulare che squilla, «il candidato A vorrebbe chiederle il voto». Imprechi in portoghese. Esci trovi la cassetta postale ingolfata dai plichi sulla colorata vita del candidato B. Sali sullo scooter e ti ritrovi prigioniero in un ingorgo a respirare i fumi di scarico di un bus mentre il candidato C ti sorride e ti promette una città fantastica dal pannello pubblicitario sul retro del bus. Salti la coda ma ti devi fermare perché senti il bip di un messaggio al cellulare. 
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sabato 11 maggio 2013

Se l’idraulico ti saluta «Ciao, ciccio»

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di Mauro Evangelisti
Fateci caso, uno spettro si aggira per Roma da un po’ di tempo a questa parte. Omoni barbuti e coriacei che ti salutano, quando finisce la telefonata, con un «ciao, ciccio». Signori che conosci appena, che avrai incontrato uno o due volte, che al termine della chiamata ti lasciano dicendoti «ciao, un bacio». Quell’altro che telefona al collega e attacca: «Come va, passerotto?»
continua su http://www.ilmessaggero.it/ROMA/SENZARETE/senza_rete_idraulico/notizie/278497.shtml

sabato 27 aprile 2013

la dura vita del viaggiatore low cost

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di Mauro Evangelisti

Quelli che giocano in borsa sui saliscendi dei mercati rispetto a noi sono dilettanti. Noi che già guardiamo alle vacanze, inseguiamo le migliori tariffe da Fiumicino, il colpo grosso del volo a venti euro da Ciampino, che stramalediciamo il fato per non avere completato l’acquisto ieri perché oggi il biglietto per Sydney - doppio scalo e attesa di venti ore in un aeroporto che neppure sappiamo bene dove sia - costa 70 euro in più. Noi che siamo andati a Charleroi solo per i 10 euro in meno di Parigi, o che per arrivare a Ibiza e risparmiare ben 12 euro abbiamo imparato cosa significa la parola triangolazione, fatto scalo a Valencia e pregato di non perdere la coincidenza fai da te.

prosegue su http://www.ilmessaggero.it/roma/senzarete/viaggiatore_low_cost/notizie/273561.shtml

domenica 24 febbraio 2013

Hk

Bkk

domenica 17 febbraio 2013

hk

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roma

roma

venerdì 15 febbraio 2013

regionali lazio, la pagella del dibattito

Mauro Evangelisti personalissima pagella sul dibattito di ieri sera. voto generale 5: noioso e prevedibile, non c'è stata una proposta innovativa, uno poteva indovinare le risposte che avrebbero dato. zingaretti 6 catenaccio senza guizzi di chi sta in vantaggio barillari 6 funziona la normalità ma neanche lui dice dove portare i rifiuti domani non quando saranno finalmente decollati differenziata riuso etc etc storace 4 se devi recuperare non puoi ripetere solito mantra "tolgo le auto blu" dopo essere stato in maggioranza con fiorito. servivano idee nuove. rossodivita 5 non va dritto al punto e questo depotenzia anche i buoni argomenti. bongiorno 5 le regionali non sono il suo mare. di stefano 5 di nicchia

domenica 20 gennaio 2013

dove ho volato

elenco degli aeroporti dove sono atterrato, decollato o transitato almeno una volta: forlì, roma fiumicino, roma ciampino, brindisi, rimini, bologna, torino, cagliari, milano malpensa, bergamo, gran canaria, madrid, valencia, bilbao, barcellona, ibiza, paris de gaulle, dublino, london heathrow, london stansted, london gatwick, edinburgh, amsterdam, brussels, frankfurt, hahn, berlin schönefeld, berlin tegel, ginevra, vienna, bratislava, cracovia, budapest, copenaghen, atene, samos, rodi, santorini, mykonos, istanbul, marrakech, tel aviv, amman, dubai, kuwait city, anu dhabi, cairo, doha, colombo, yangoon, kuala lumpur, bali, singapore, phuket, bangkok suvarnabhumi, bangkok don muang, chiang mai, samui, phnom penh, ho chi minh city, hanoi, hong kong, taipei, beijing, shanghai, okinawa, osaka, seul, toronto, seattle, new york jfk, new york newark, los angeles, havana, camaguey, holguin, santiago de cuba, guardalavaca, cartagena de indias, bogota, salvador de bahia, sydney
i più belli: forlì, singapore, osaka, bangkok suvarnbhumi, hong kong
il più originale: koh samui
i più elettrizzanti: ibiza e santiago de cuba

con chi ho volato

elenco compagnie aeree con cui ho volato (citazione di caos calmo). sicuramente ne manca qualcuna: airlingus, airasia, airchina, aireuropa, aireurope, airmadrid, alitalia, americanairlines, bangkok airways, blu express, blupanorama, cathay pacific, china airlines, cubana, delta, easyjet, egyptair, el al, emirates, etiahd, eurofly, iberia, jetstar, klm, kuwait airways, lufhtansa, nokair, oasis, olympic, peach air, qantas, qatar airways, royal jordanian, ryanair, sabena, saudi, scoot, singapore airlines, skyeurope, srilankan, spanair, thai, tiger airways, turkish airlines, vietnam airlines, volareweb, vueling, windjet

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